Progetto pilota adattamento ai cambiamenti climatici «Migliorare le funzioni del suolo per compensare gli effetti di eventi climatici estremi»

I periodi di siccità e le forti precipitazioni possono causare perdite di raccolto e contribuire all’erosione del suolo. Suoli ben strutturati e permeabili aiutano ad attenuare gli effetti negativi. In varie aziende agricole dei Cantoni Berna, Turgovia e Zurigo sono stati sperimentati e valutati approcci e metodi per una campicoltura adattata ai cambiamenti climatici, ad esempio tecniche di coltivazione minimali e sistemi di guida automatica con corsie permanenti. Sulla base dei risultati sono state formulate raccomandazioni per la gestione delle colture.

Situazione iniziale

Gli scenari climatici prevedono un aumento a lungo termine dei periodi di siccità ma anche forti precipitazioni. I suoli ben strutturati, con un’elevata capacità di infiltrazione e di ritenzione idrica e un’alta resistenza all’erosione, possono mitigare le perdite di raccolto provocate da questi eventi meteorologici. La struttura del suolo può essere migliorata riducendo la lavorazione del terreno. Le innovazioni tecnologiche nel campo dei sistemi di guida automatica satellitare permettono di fare passare le macchine agricole sempre nelle stesse corsie per preservare la permeabilità del suolo rimanente. Tuttavia, le conoscenze su queste tecniche agricole di «Controlled Traffic Farming (CTF)» e sulla loro integrazione nei sistemi di coltivazione locali erano finora pressoché inesistenti.

Obiettivi 

Il progetto aveva come scopo principale la riduzione delle ripercussioni subite dalla campicoltura in seguito ai periodi di siccità e alle forti precipitazioni. Si voleva accertare sul terreno gli effetti sul suolo delle superfici agricole che le corsie permanenti utilizzate negli anni avrebbero esercitato in combinazione a una lavorazione minima. Infine si dovevano valutare i singoli effetti accertati e formulare delle raccomandazioni per la prassi. 

Attuazione 

  • Selezione di 15 terreni agricoli idonei per le prove sul campo con lavorazione del suolo senza aratura, analisi delle caratteristiche dei siti e del tipo di gestione
  • Elaborazione di sistemi di guida automatica con corsie permanenti per macchine agricole pesanti («CTF light»: le macchine agricole leggere sono state escluse) e definizione dei sistemi di gestione
  • Esecuzione delle prove sul campo in collaborazione con imprenditori controterzisti e agricoltori
  • Valutazione dell’efficacia delle misure
  • Elaborazione e diffusione dei risultati 

Risultati 

In tutte le aziende agricole selezionate, utilizzando i macchinari disponibili sono stati realizzati tracciati per il passaggio di macchine pesanti (cura, raccolto, trasporto) in modo tale da ottenere corsie permanenti che lasciassero intoccato almeno il 50 per cento della superficie. Spesso, tuttavia, a causa delle piccole dimensioni dei terreni si è dovuto adottare soluzioni di compromesso, quali lasovrapposizione di parte delle corsie, l’interruzione del controllo delle sezioni o l’esclusione della fascia marginale. Dalle analisi del suolo, effettuate dopo tre anni di utilizzo controllato delle corsie permanenti, sono emerse piccole differenze, prive tuttavia di rilevanza statistica, tra la struttura delle parti di terreno con tracciati e quelle senza. Al di fuori dei tracciati il suolo era tendenzialmente meno compatto e fino a una profondità di 15 cm presentava di regola una percentuale più elevata di pori grossi, che servono alla regolazione del circolo dell’acqua e all’aerazione del suolo. A parità del volume d’acqua presente nel suolo, nelle parti senza tracciati la tensione dell’acqua è solitamente più bassa. La vegetazione poteva quindi accedere più facilmente all’acqua presente nel suolo, un aspetto vantaggioso in caso di siccità. I dati saranno sottoposti a ulteriori analisi. 

Conclusioni 

L’impiego pratico delle tecniche CTF è possibile, ma date la grande varietà delle colture in rotazione e le piccole dimensioni dei terreni agricoli in Svizzera, richiede un dispendio di risorse più elevato. È possibile inoltre che il dover rispettare corsie predefinite per i lavori di trasporto venga percepito come limitante. Per le aziende dotate di sistemi di guida automatica, invece, fare circolare le grandi macchine su corsie permanenti non è un grande ostacolo.

Nel progetto le conoscenze già acquisite sono state abbinate a quelle nuove al fine di adattare la campicoltura ai cambiamenti climatici. La guida controllata dei macchinari è un metodo ragionevole ad integrazione delle tecniche di lavorazione minimali del suolo e contribuiscono a potenziare la resilienza nei confronti degli eventi estremi. Lo sviluppo positivo della struttura del suolo, per cui si trovano numerosi esempi nella letteratura specialistica, sembra essere replicabile anche con le tecniche CTF light. Con questo metodo il rischio di compattamento del suolo, che è particolarmente accentuato nel caso della guida in condizioni sfavorevoli (elevata umidità del suolo), potrà essere perlomeno arginato.


Responsabile del progetto: Agroscope

Aree pilota: Cantoni Berna, Turgovia e Zurigo

Durata: 2014 - 2017

Accompagnamento: Ufficio federale dell'agricoltura

Contatto

Agroscope
Thomas Anken

thomas.anken@ agroscope.admin.ch 

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