Manti stradali speciali contro l’aria calda

Il progetto pilota «Manti stradali freschi» sta sviluppando nuove miscele di asfalto che al sole si riscaldano meno. In collaborazione con un’impresa di genio civile, nell’estate 2020 i responsabili del progetto hanno testato l’idoneità all’uso quotidiano di vari manti stradali. I risultati sono incoraggianti.

Adattamento ai cambiamenti climatici, Programma pilota Adattamento ai cambiamenti climatici | 24.11.2020 | BAFU

Nelle città e negli agglomerati urbani quasi il 20 per cento del suolo è ricoperto da strade o marciapiedi. Tali superfici destinate al traffico si riscaldano particolarmente nelle calde giornate estive, favorendo così la formazione di isole di calore. Una delle cause è da ricercare nel bitume nero, il legante delle pavimentazioni in asfalto. Le superfici scure, che durante il giorno si riscaldano fino a 70 gradi, immagazzinano così tanto calore che l’ambiente circostante non si raffredda adeguatamente neanche durante la notte.

Nell’ambito del progetto pilota A.05 «Manti stradali freschi», la ditta Grolimund + Partner sta cercando alternative alle classiche pavimentazioni in asfalto nero. Una possibile soluzione è rappresentata, ad esempio, da singoli elementi di colore chiaro (split), che assorbono meno energia solare e che vengono integrati nello strato superficiale superiore del manto stradale. Altre pavimentazioni di prova presentano pori fini attraverso i quali può depositarsi l’acqua, la quale, evaporando, raffredda la superficie.

La ditta ha sperimentato diverse miscele di pavimentazioni in un sito di prova nel Canton Friburgo. Dall’inizio di luglio, su due tratti stradali con traffico molto intenso a Berna e Sion, sono stati testati approcci particolarmente promettenti per la loro idoneità all’uso quotidiano. Al riguardo sono stati utilizzati vari metodi.

Su entrambi i tratti stradali, i veicoli percorrono una dozzina di tratti pavimentati in modo diverso, ognuno della lunghezza di circa 20 metri. I sensori registrano la temperatura dell’aria in superficie come pure quella dell’asfalto e del sottosuolo. Parallelamente sono registrati anche altri fattori, come il rumore dei veicoli di passaggio.

I risultati preliminari dopo i primi mesi di prova sono promettenti: nei giorni di intenso irradiamento solare, i manti stradali testati si riscaldano in media da 7 a 11 gradi in meno rispetto ai tratti di riferimento circostanti. Anche il nuovo manto stradale si raffredda molto più rapidamente.

Dopo questo primo test pratico, la fase successiva del progetto pilota si concentrerà sull’implementazione dei risultati positivi per un’ampia gamma di applicazioni. Ciò include proiezioni dell’effetto su larga scala, ad esempio in un’intera città. Il team di progetto sta anche cercando di discutere con altri attori della costruzione di strade per chiarire questioni pratiche come la durabilità, i requisiti di manutenzione e il comportamento di marcatura delle pavimentazioni innovative.

Arbeiter streuen Split auf die frische Fahrbahndecke
Operai che spargono split sul manto stradale fresco.
Una superficie più chiara riflette più energia solare.
Esperti che controllano e documentano la posa della pavimentazione di prova.
I tratti usati per le prove sono lunghi circa 20 metri ciascuno.
I rulli compattano uno strato di pavimentazione chiara.
Su ogni tratto vengono testate pavimentazioni diverse.

Ultima modifica 24.11.2020

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