Il tempo è sempre più caldo e asciutto. I cambiamenti climatici causano un mutamento delle condizioni di crescita e dei rapporti di competizione degli alberi forestali. La mutata composizione delle specie arboree avrà forti ripercussioni ecologiche ed economiche.

I cambiamenti climatici mondiali minacciano molte di queste funzioni vitali e molti dei servizi ecosistemici forniti dai boschi. Soprattutto l’atteso aumento della temperatura e i periodi di siccità sempre più frequenti e intensi dovrebbero causare un maggiore stress, così come una più elevata mortalità degli alberi e infine un collasso dei singoli soprassuoli boschivi. Ad ogni modo, anche prescindendo dalla mortalità, il calore e la siccità pregiudicano le funzioni e i servizi dell’ecosistema. A ciò si aggiungono le pesanti ripercussioni ecologiche ed economiche dovute alla mutata composizione delle specie arboree in seguito dei cambiamenti climatici, alla crescente presenza di specie invasive e ai cambiamenti dei cicli biogeochimici controllati da processi microbici causati da temperatura e siccità.

Stress
Quando è disponibile meno acqua, gli alberi non crescono bene. In questi casi, da un lato diminuisce la produzione di legname da costruzione e, dall’altro, il bosco riesce a legare meno carbonio. Inoltre, siccità e calore pregiudicano non solo il sequestro del carbonio per effetto della fotosintesi clorofilliana, ma anche l’assorbimento di sostanze nutritive. Ciò indebolisce le difese dell’albero, che diventa più sensibile a fattori di stress biotici (cioè a parassiti e malattie).
Mortalità
Periodi di siccità e di calore perduranti e/o intensi causano la moria degli alberi per carenza di acqua (cioè prosciugamento del tessuto vegetale e interruzione dell’alimentazione di acqua) e/o di carbonio (cioè mancanza di carbonio dovuta a una fotosintesi limitata che non riesce a supportare i principali processi metabolici). Gli alberi indeboliti diventano quindi più suscettibili a essere attaccati da parassiti e malattie, che spesso sono la vera e propria causa del deperimento degli alberi. Un soprassuolo meno folto fornisce meno servizi ecosistemici, soprattutto dal punto di vista della sua funzione protettiva contro i pericoli naturali.

© Andreas Rigling, WSL
Migrazione
Le modalità di distribuzione delle specie arboree nei boschi dipendono, tra le altre cose, da fattori climatici come temperatura e precipitazioni, così come da parametri topografici come inclinazione ed esposizione del pendio. I mutati parametri climatici influenzeranno l’areale di diffusione della maggior parte delle specie. In riferimento ai previsti cambiamenti di temperatura e precipitazioni indotti dal riscaldamento climatico antropogenico, a lungo termine le specie abituate al freddo e al clima temperato come l’abete rosso – una delle più importanti specie che fornisce legname da costruzione in Europa – non riusciranno più a crescere nella maggior parte dei loro tipici areali di diffusione svizzeri. Qui dovranno cedere il posto a specie che sono più abituate al caldo e alla siccità, come ad es. la quercia.
Ultima modifica 02.11.2018