A lungo termine i quantitativi medi di precipitazione durante i mesi estivi diminuiranno e l’evaporazione aumenterà. Il suolo diventerà più secco, ci saranno meno giorni di pioggia e il periodo più lungo senza precipitazioni avrà una durata maggiore.
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Precipitazioni estive | Periodo estivo asciutto più lungo | Temperature estive |
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Possibile attorno alla metà del XXI secolo | da -25 % a +10 % |
da +0 a +9 giorni |
da +2,5 °C a +4,5 °C |
Possibile verso la fine del XXI secolo | da -40 % a 0 % |
da +1 a +9 giorni |
da +4 °C a +7 °C |
In Svizzera nei mesi estivi giugno, luglio e agosto la temperatura dell’aria vicino al suolo è in media di circa 4,5 °C superiore a oggi. Nel contempo si registra fino a un quarto di precipitazioni in meno e il periodo estivo asciutto più lungo dura circa 20 giorni invece degli attuali 11.
In futuro nei mesi estivi occorrerà aspettarsi un sensibile calo delle precipitazioni. In una normale giornata estiva di pioggia i quantitativi di precipitazione saranno in media simili a quelli odierni, ma si avranno più giorni senza precipitazioni. Verso la metà del secolo il periodo estivo asciutto più lungo potrà in media durare fino a circa una settimana in più rispetto a oggi.
In generale le regioni occidentali e meridionali saranno maggiormente toccate dalla possibile diminuzione delle precipitazioni rispetto a quelle orientali. Non saranno solo le piogge a diminuire. A causa delle temperature più elevate l’evaporazione sarà maggiore. Il suolo diventerà quindi più asciutto, anche se le precipitazioni non dovessero diminuire.
Con l’avanzare dei cambiamenti climatici la tendenza alla siccità aumenterà ulteriormente. Verso la fine del secolo i periodi di siccità, che finora si verificavano da una a due volte ogni dieci anni, potrebbero ripetersi ogni secondo anno.
I modelli climatici consentono di simulare in modo abbastanza attendibile le temperature medie. È invece più difficile prevedere le precipitazioni, poiché esse, sia nei quantitativi sia nella distribuzione, sono soggette a una forte variabilità naturale. Ciò dipende dalla grande varietà di meccanismi che determinano il contenuto d’acqua dell’atmosfera. Nonostante questa incertezza, le simulazioni del clima indicano chiaramente una tendenza a lungo termine alla diminuzione delle precipitazioni in estate.
Le estati 2003 e 2018 consentono di immaginare le possibili conseguenze di estati calde e asciutte. L’aumento della siccità estiva riguarda, oltre all’agricoltura, anche la produzione di energia e la gestione delle acque.
L’essenziale in breve si trovano anche nell'opuscolo CH2018, disponibile in forma stampata o in formato elettronico.
Ultima modifica 14.10.2022