Estati asciutte

A lungo termine i quantitativi medi di precipitazione durante i mesi estivi diminuiranno e l’evaporazione aumenterà. Il suolo diventerà più secco, ci saranno meno giorni di pioggia e il periodo più lungo senza precipitazioni avrà una durata maggiore.

 

Precipitazioni estive Periodo estivo asciutto più lungo Temperature estive
Possibile attorno alla metà del XXI secolo

da -25 % a +10 %

da +0 a +9 giorni

da +2,5 °C a +4,5 °C

Possibile verso la fine del XXI secolo

da -40 % a 0 %

da +1 a +9 giorni

da +4 °C a +7 °C

Possibile entità delle variazioni rispetto al periodo 1981–2010, senza provvedimenti di protezione del clima (fascia di oscillazione delle simulazioni). Valori medi su 30 anni tipici per tutta la Svizzera. Le variazioni di temperatura sono da considerare con un margine di precisione di 0,5 °C, quelle delle precipitazioni con un margine del 5 %.
Possibile scenario attorno al 2060

In Svizzera nei mesi estivi giugno, luglio e agosto la temperatura dell’aria vicino al suolo è in media di circa 4,5 °C superiore a oggi. Nel contempo si registra fino a un quarto di precipitazioni in meno e il periodo estivo asciutto più lungo dura circa 20 giorni invece degli attuali 11.

In futuro nei mesi estivi occorrerà aspettarsi un sensibile calo delle precipitazioni. In una normale giornata estiva di pioggia i quantitativi di precipitazione saranno in media simili a quelli odierni, ma si avranno più giorni senza precipitazioni. Verso la metà del secolo il periodo estivo asciutto più lungo potrà in media durare fino a circa una settimana in più rispetto a oggi. 

In generale le regioni occidentali e meridionali saranno maggiormente toccate dalla possibile diminuzione delle precipitazioni rispetto a quelle orientali. Non saranno solo le piogge a diminuire. A causa delle temperature più elevate l’evaporazione sarà maggiore. Il suolo diventerà quindi più asciutto, anche se le precipitazioni non dovessero diminuire. 

Con l’avanzare dei cambiamenti climatici la tendenza alla siccità aumenterà ulteriormente. Verso la fine del secolo i periodi di siccità, che finora si verificavano da una a due volte ogni dieci anni, potrebbero ripetersi ogni secondo anno. 

I modelli climatici consentono di simulare in modo abbastanza attendibile le temperature medie. È invece più difficile prevedere le precipitazioni, poiché esse, sia nei quantitativi sia nella distribuzione, sono soggette a una forte variabilità naturale. Ciò dipende dalla grande varietà di meccanismi che determinano il contenuto d’acqua dell’atmosfera. Nonostante questa incertezza, le simulazioni del clima indicano chiaramente una tendenza a lungo termine alla diminuzione delle precipitazioni in estate. 

Le estati 2003 e 2018 consentono di immaginare le possibili conseguenze di estati calde e asciutte. L’aumento della siccità estiva riguarda, oltre all’agricoltura, anche la produzione di energia e la gestione delle acque.

L’essenziale in breve si trovano anche nell'opuscolo CH2018, disponibile in forma stampata o in formato elettronico. 

Ultima modifica 14.10.2022

Inizio pagina

Contatto

Ufficio federale di meteorologia e climatologia MeteoSvizzera
Operation Center 1
Casella postale
CH-8058 Zurigo-Aeroporto

Contatto

Stampare contatto

« In caso di eccezionale siccità è sufficiente una scintilla per provocare un incendio di bosco. Gli scenari climatici CH2018 aiutano a stimare meglio il rischio di incendi di bosco dovuto ai cambiamenti climatici. » 

Dr. Marco Conedera, Responsabile dell’unità di ricerca Ecologia delle comunità WSL

https://www.nccs.admin.ch/content/nccs/it/home/cambiamenti-climatici-e-impatti/scenari-climatici-per-la-svizzera/l-essenziale-in-breve/estati-asciutte.html